03-02-2016: Yigal Leykin, "Una Vita Qualunque"
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Il 3 Febbraio 2016 alle 17,00 si è tenuto a Palazzo San Giacomo, Sala della Giunta a Napoli, il primo degli incontri con l'autore con Yigal Leykin che ha presentato il suo libro "Una vita qualunque", in una manifestazione organizzata dalla Associazione Livia Dumontet Onlus, in collaborazione con la cattedra di letteratura contemporanea ebraica dell’Università Orientale di Napoli, con l’editore Di Maio e con il Patrocinio del Comune di Napoli. Il romanzo "Una vita qualunque" è stato adottato dagli studenti dell' IS Archimede, per il Premio alla Lettura Livia Dumontet - edizione 2015-16. Un libro bellissimo, che ci racconta il "secolo buio" delle guerre, delle persecuzioni e dei massacri, attraverso la vita della famiglia dell'autore, ebreo-polacca. È un libro che parla di vita e non di morte, anche se ne è la principale protagonista. Sullo sfondo Mitia, padre di Leykin, e la sua avventurosa e per molti versi tragica vita. Ma molti altri ancora sono i personaggi indimenticabili che "vivono" nel libro. Un grande romanzo, di struggente bellezza, un libro necessario, da leggere e far leggere, paragonabile per la tragica e forte trama a "Se non ora, quando?" di Primo Levi, e per la capacità e grazia narrativa a una storia raccontata da un "magghid". E’ un libro che resterà, anche se non risponde ai canoni della moderna strategia editoriale che pubblica libri di facile lettura, le cosiddette" saponette", come si usa chiamarli tra gli addetti ai lavori. Una o al massimo due stagioni, e dopo l’oblio Yigal Leykin è un figlio "sopravvissuto a chi è sopravvissuto", depositario come molti della sua generazione, della storia, delle traversie e della sofferenza di un intero popolo. Un uomo pacato, uno straordinario narratore di grande fascino, che ha mantenuto, durante il suo incontro, l’ammirata attenzione dei tanti che hanno partecipato. Un cittadino del modo, nato in Unione Sovietica, da genitori ebreo-polacchi, in una terra che oggi appartiene all’ Ucraina. Una prima giovinezza vissuta in Israele e poi gli studi in Italia, il ritorno in Israele e poi di nuovo in Italia, dove oggi è il direttore della clinica di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Civile di Pordenone. Un figlio di quella grande stagione letteraria russa i cui autori si imporranno a pieno titolo tra i più popolari e letti del mondo Discendente di Nikolaj Aleksandrovic Lejkin, scrittore e redattore di una rivista russa, dove per la prima volta comparve la firma di Anton Cechov, con lo pseudonimo di Antoša Cechontè. Noi siamo particolarmente grati a Yigal Leykin di aver accettato il nostro invito e soprattutto di averci donato la sua amicizia. |