Terza Edizione 2016-17
La Terza Edizione del Premio ha allargato ulteriormente la platea di scuole e scrittori coinvolti nel progettoPrimo Classificato:
Fabio Petrazzuolo IS Archimede Secondo Classificato: Evelyne Kouassy Liceo Margherita di Savoia Terzo Classificato: Christian Manco Liceo Sbordone |
La Terza Edizione del Premio Livia Dumontet si è svolta tra Dicembre 2016 ed Aprile 2017, e si è conclusa con la cerimonia di premiazione annuale il 29 Maggio 2017, presso la Sala della Giunta del Comune di Napoli.
Vincitore del Premio Livia Dumontet è risultato Fabio Petrazzuolo del IS Archimede, secondo classificato Evelyne Kouassy del Liceo Margherita di Savoia e terzo classificato Christian Manco del Liceo Sbordone. I libri adottati dalla terza Edizione sono stati::
Quest’anno il tema scelto è quello della nostra storia, vista però attraverso le vicende personali di uomini e donne che con le loro storie hanno costruito questo paese. Ecco la scelta dei tre autori e dei tre libri, Aldo Cazzullo con "La Guerra dei Nostri Nonni”, Francesco Pinto con la “Strada dritta” e Maurizio Maggiani con “Il Romanzo della Nazione". Libri che ci raccontano di uomini e donne che hanno contribuito ognuno con la propria storia di “costruttore di nazioni” a rendere questo paese tra i più sviluppati e progrediti del mondo. Maurizio Maggiani ha incontrato gli studenti dell’Archimede, Napoli, quartiere Ponticelli, l'1 di febbraio 2017. Una bellissima conversazione con i ragazzi della scuola che hanno potuto ascoltare lo scrittore parlare di libertà, comunità, utopia e speranza. Finalmente un racconto che restituisce ai nostri ragazzi la dignità e la necessità di avere sogni, di vivere la vita secondo le loro speranze e aspettative. Il libro di Maggiani ci narra, tra le vicende personali e dei fatti che hanno caratterizzato la vita politica ed economica del nostro dopoguerra, del grande progetto dell’Arsenale Militare di La Spezia, e delle migliaia di operai, ingegneri, marinai e galeotti, il popolo di una nazione, chiamati da ogni parte d’Italia per la sua costruzione, che liberamente scelsero di unirsi in comunità per la realizzazione di un grande progetto. In questo libro c’è anche Napoli, con gli ufficiali e sottoufficiali dell’esercito borbonico, che trovarono nella loro partecipazione alla costruzione dell’Arsenale di La Spezia e della nave, all’epoca più grande che esisteva, il loro riscatto. Ma c’è un motivo ancora più profondo che ci ha spinto a scegliere il libro di Maggiani. Il suo libro ci “appartiene” anche per il tema che affronta, la perdita della persona cara, perché “narra della vicenda personale dell'io narrante nel suo rivivere i rapporti familiari all'indomani della scomparsa del padre.” come è indicato nelle motivazioni che la giuria ha scritto per l’attribuzione del premio Elsa Morante. Il suo libro ci fa capire che la vita è più di una semplice storia, perché il vero dono che ci è dato è tutto quello che in essa vi è contenuto: coraggio, lealtà, volontà di non lasciarsi abbattere. Aldo Cazzullo con il suo “La guerra dei nostri nonni”, ha incontrato gli studenti del Margherita di Savoia, di Napoli centro, il 2 febbraio 2017. Un incontro molto partecipato dagli studenti, che ci hanno dato prova della loro ottima preparazione al concorso, attraverso letture e domande all’autore che hanno mostrato grande familiarità con il libro. Molto bella l'esecuzione della "canzone del Piave",di E.A. Mario, da parte dei ragazzi del liceo musicale. Un tributo al libro e alle storie di quegli uomini e donne che parteciparono alla grande guerra. Aldo Cazzullo è stato, come era facile attendersi, molto disponibile e soprattutto molto bravo. Francesco Pinto è stato ospite del Liceo Sbordone, di Napoli, zona Capodimonte, il 7 febbraio 2017, con la "Strada dritta". Il libro di Pintio ci racconta di un periodo molto importante per il nostro paese, gli anni dell’immediato dopoguerra, che videro generazioni di uomini e donne partecipare al grande riscatto di un paese distrutto ed umiliato dalla guerra. Uno sforzo che l’intero paese, sul finire degli anni 50 e nei decenni successivi, fu chiamato a compiere trasformando una nazione prevalentemente agricola in una potenza economica mondiale. Risultato che fu possibile anche per una forte presenza dello Stato nei settori strategici dell’economia, siderurgia, trasporti, infrastrutture, chimica, aerospazio, cantieristica, chimica, lasciando una piena autonomia di azione al settore privato, anzi cercando la piena collaborazione con esso. Pinto nel suo bellissimo “La strada dritta” ci parla di quell’Italia e di quegli uomini e donne, che si sacrificarono per la costruzione dell’Autostrada del Sole, di dirigenti coraggiosi che partirono senza alcuna risorse, di politici degni di questo nome che in pochi anni costruirono un’opera invidiata da tutto il mondo, e che nessuno immaginava possibile. |